domenica 20 aprile 2008

Venere Agnolo Bronzino


Venere ignuda con Cupido che la bacia et il Piacere da un lato et il Giuoco con altri amori e dall’altro, la Fraude, la Gelosia et altre passioni d’amore”. Così il Vasari descrive l'Allegoria del trionfo di Venere (National Gallery, London), dipinto da Bronzino (1540-1545) sotto la guida dell’umanista Landinelli, per donarlo a Francesco I di Francia. Un’opera che per complessità e ricchezza di allusioni, ben rappresenta il clima imbevuto di riflessioni filosofiche delle corti italiane della seconda metà del cinquecento. Viene considerato e forse non a torto, uno dei quadri più carichi di eros del manierismo italiano. Di fatto un allegoria della Lussuria, come suggeriscono oltre al tema, l’uso delle sensuali linee curve e spezzate e le esasperate torsioni dei corpi. L’abbraccio di Venere, quasi violata dal proprio figlio: Amore, mentre gli nasconde la mela ricevuta da Paride (l’origine mitologica della guerra di Troia) e cerca di sottrargli la freccia, è stato per altro letto da certa psicoanalisi, come binomio conflittuale (attrazione-castrazione) materno, nei confronti della potenza sessuale del figlio. Che si tratti di passione dei sensi, lo indicano anche “il bacio troppo fisico per essere una semplice espressione di amore filiale”(A. Auf der Heyde), la possessiva mano di Cupido sul seno della dea e il modo ambiguo e intenso di sfiorarsi dei volti e delle labbra. La personificazione del Piacere è rappresentata da un piccolo satiro intento a spargere fiori –le sue fattezze ricordano l’iconografia del putto danzante-. Seminascosta, la creatura ibrida col viso di fanciulla e il corpo di serpente, rappresenta l’Inganno: le sue mani afferrano contemporaneamente i simboli del piacere – un favo- e del dolore – una vipera-, sembrano contorte ma in realtà sono volutamente invertite per confondere le vittime delle sue simulazioni. l'Oblio mascherato, cerca di stendere un drappo per coprire la scena, ma il Tempo barbuto, -i cui attributi sono le ali e la clessidra-, glielo impedisce. Mentre Gelosia o Disperazione tiene con rabbia la testa tra le mani rosa dall’invidia. Infine, le maschere poggiate per terra, simboleggiano l’invecchiamento e l’abbrutimento cui possono condurre, ahimé, gli affanni del cuore.


Nessun commento:

 
Pino Greco

Crea il tuo badge